I RAGAZZI RACCONTANO...

Il SERT e la Scuola fanno prevenzione.

“Prevenzione è fare prevenzione”, nel senso che esige un muoversi in una direzione, fare delle scelte, impegnare risorse, mettere in atto processi, riflettere sul cambiamento. E’ questo un discorso che vale in primis per la cosiddetta prevenzione primaria, quella che cerca di promuovere il benessere piuttosto che evitare il verificarsi di un danno.
In questo campo c’è bisogno di un atteggiamento culturale che passa attraverso testimoni. Soprattutto se la questione corre sul filo di un rapporto fra giovani e adulti, fra bambini e maestri, fra adolescenti ed insegnanti, fra figli e genitori.
Nella prevenzione primaria le azioni sono rivolte ad ampi gruppi di destinatari (ad esempio studenti delle scuole medie) indipendentemente dal fatto che essi siano specificatamente e direttamente coinvolti nella problematica che si intende prevenire.
 Nello specifico campo della prevenzione primaria delle dipendenze patologiche, promuovere la salute va di pari passo col migliorare la qualità della vita e, contestualmente, col rafforzare le capacità autonome dell’individuo di far fronte ai problemi. In questo contesto l’Istituzione scolastica viene intesa come agenzia fondamentale di socializzazione.
 Porre attenzione sulla prevenzione delle tossicodipendenze attraverso l’analisi dei progetti condotti in ambiente scolastico significa collocarsi sul versante dell’educazione, ossia su quel percorso di accompagnamento del bambino prima, e del ragazzo, poi, sulla strada di una crescita, il più possibile equilibrata della personalità. Si attiva così un processo di promozione della salute, nel nostro caso, con potenziamento dell’autostima individuale, incremento della capacità critica,  ecc...che sostanzia la prevenzione primaria.
 La nascita di molti progetti di educazione alla salute prendono le mosse dal preoccupante emergere di un disagio giovanile che sovente assume le modalità del consumo di droghe illegali, alcol e tabacco. In quest’ambito è obbligatorio evidenziare l’importanza di un’azione preventiva che ponga attenzione alle conoscenze, agli atteggiamenti e agli orientamenti di fondo dei ragazzi nei confronti della questione droga.

L’attenzione posta sui progetti di prevenzione primaria – progetti consistenti, articolati, coinvolgenti un gran numero di persone (insegnanti, studenti, esperti…)   rappresenta un tentativo, forse riuscito, di valorizzare un lavoro silenzioso e costante di attenzione e di crescita che viene svolto con i ragazzi in ambiente scolastico. E’ anche la testimonianza di come l’ambiente scolastico, forse meglio di altri, possa essere messo in grado di fare prevenzione e di essere nella prevenzione, accompagnando la costruzione consapevole di stili e modelli di vita da parte degli adolescenti.
 La scuola , pur essendo, praticamente in tutti i contesti l’ambiente privilegiato per gli interventi di prevenzione primaria, garantendo un accesso continuativo alle fasce giovanili della popolazione, non esaurisce il campo e lo spazio d’azione preventiva. Questa,  infatti , si realizza anche in altri ambiti, quali la famiglia, la comunità locale, il territorio ,la società intera, e in forme diverse quali l’animazione, la pubblicità, l’informazione, la mobilitazione, la formazione di adulti ,la sensibilizzazione dell’opinione pubblica .
 E’ probabilmente verosimile;come evidenziano diverse ricerche, che laddove una comunità (sia essa una scuola, una famiglia, un paese ,una città…) si mobilita a favore dei membri più giovani e li accompagna nell’impegno e nel coinvolgimento in attività che affermano valori positivi di partecipazione, solidarietà, ricerca del benessere, giustizia sociale, si vada effettivamente nella direzione di prevenire il manifestarsi dirompente di condotte e fenomeni di conflittualità sociale negativa.
Tutto ciò è talmente evidente che chi ha responsabilità politiche, chi ha potere decisionale dovrebbe essere ben disposto a sostenere una “campagna” di questo tipo, così immediatamente percepibile dall’opinione pubblica come una cosa “buona”.
 I progetti di prevenzione del Dipartimento delle Dipendenze Patologiche e nello specifico del Servizio Tossicodipendenze di Valenza, che da oltre un decennio si sono sviluppati sul territorio e soprattutto in ambito scolastico, sono quantitativamente e qualitativamente cresciuti e oggi si avverte l’esigenza di ricercare un ordine maggiormente sistematico di comprensione e valorizzazione della pluralità di iniziative.
 
 La mostra che si intende organizzare dal 7 al 16 Ottobre 2010 darà visibilità ai lavori (video, disegni. storie…) eseguiti dagli studenti della Scuola  Secondaria di I° grado G.Pascoli durante gli anni scolastici 2007/2008 , 2008/2009 e 2009/2010 su temi specifici quali alcol, fumo di tabacco, sostanze stupefacenti e doping.
 La mostra sarà strutturata in parte con supporto multimediale e in parte con cartelloni e disegni.
All’interno dell’iniziativa sarà possibile visionare  video e disegni riguardanti un progetto sul fumo di sigaretta svolto in forma sperimentale durante gli anni scolastici 2008/2009 e 2009/2010  in tutte le classi quinte delle Scuole Primarie del I° e II° Circolo Didattico.
Durante l’evento i visitatori saranno accompagnati dagli studenti non solo protagonisti dei progetti esposti, ma “accompagnatori d’eccellenza” per gli adulti che per la prima volta leggeranno la storia e la prossimità degli adolescenti alle sostanze psicoattive e non solo. 
 
  In concomitanza con questo avvenimento verrà realizzato un intervento, a sostegno della genitorialità mediante un ciclo di  incontri di informazione e riflessione sulle tematiche dell’adolescenza, delle relazioni famigliari  e dell’uso e abuso di sostanze stupefacenti.
 Il progetto si basa su una strategia di provata efficacia focalizzata sia sull’informazione e sia sul miglioramento delle abilità di comunicazione dei genitori.
 L’iniziativa è rivolta a tutti i genitori del territorio e alla popolazione quale importante occasione di informazione-formazione mediante tre incontri .

 

Referenti del progetto per l’ Equipe Prevenzione ASL AL
Dott. Antonella Mattacheo (Educatore Professionale)
Sig. Maria Cristina Cassola  (Infermiera Professionale)
                                                                                    


“……E VISSERO FELICI E CONTENTI….”

Genitori e figli adolescenti …la storia continua

 


1. L’adolescenza stupefacente                              giovedì 7 ottobre 2010
    Indicazioni sulla relazione educativa con figlio adolescente
Relatori : Prof. M. Carandini – Prof. F. Manti

2.Quando esci chiudi la porta                               martedì 12 ottobre 2010
   Relazioni tra genitori e figli
Relatori : Dr. R. Mazza – Dr.ssa S. Sacco

3.Chicche, pasticche e mohito                               giovedì 14 ottobre 2010 
   Informazioni sulle sostanze psicotrope   
Relatori : Dr. L. Bartoletti – Dr.ssa D. Martinelli


Moderatori : Dr.ssa A. Mattacheo – C.P.S.I. Sig. M.C. Cassola

Gli incontri avranno inizio alle ore 21.00
Auditorio S.Rocco

 


 

Ultimo aggiornamento: 01/10/10