Assistenza sanitaria all'estero

MOBILITA’ INTERNAZIONALE E ASSISTENZA SANITARIA ALL’ESTERO
email: ufficioestero@aslal.it
 
 
COMPETENZE:
 

  • Coordinamento dell’assistenza sanitaria all’estero presso Stati dell’Unione Europea, della Svizzera, dello Spazio Economico Europeo (S.E.E.: Norvegia, Islanda, Liechtenstein) e dei Paesi in convenzione con i quali sono in vigore accordi di sicurezza sociale;
  • Gestione centralizzata della fatturazione internazionale a credito e a debito e monitoraggio delle attività connesse alla mobilità internazionale;
  • Gestione del sistema informativo sulla mobilità internazionale (NSMI) per la comunicazione tra l’Azienda, la Regione ed il Ministero nell’ambito della mobilità sanitaria dei cittadini all’interno dell’Unione Europea e dei Paesi in convenzione.
 
Assistenza sanitaria in Paesi U.E. e S.E.E.
 
  Dal 1° novembre 2004 è entrata in funzione la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (T.E.A.M.) o E.H.I.C. (European Health Insurance Card) che viene rilasciata dal Ministero delle Finanze indistintamente a tutti i cittadini residenti. A chi non abbia ancora ricevuto la tessera o non ne sia in possesso per motivi eccezionali (furto, perdita della stessa, ecc.), viene rilasciato, presso gli sportelli distrettuali di Scelta e Revoca del Medico, a richiesta e per la durata massima di un mese, rinnovabile, il certificato sostitutivo provvisorio della medesima.
 
  La Tessera Europea Assicurazione Malattia (T.E.A.M.), consente di ottenere presso un ospedale pubblico o una struttura convenzionata, le prestazioni sanitarie urgenti e/o medicalmente necessarie (farmaci - visite ed esami specialistici - ricoveri ecc.) nei periodi di soggiorno temporaneo nei Paesi dell'Unione Europea, Spazio Economico Europeo: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera.
  La T.E.A.M. ha una validità di sei anni ed è automaticamente rinnovata.

  Gli sportelli abilitati a richiedere la TEAM, sono:
 
SEDI INDIRIZZO TELEFONO ORARIO
ACQUI TERME Via Alessandria, 1 0144/777702 dal lunedì al venerdì 8,00-12,30
ALESSANDRIA Via Pacinotti, 38 0131/307401 dal lunedì al venerdì 8,00-15,15
CASALE MONFERRATO Via Palestro, 41 0142/434505 dal lunedì al venerdì 8,30-12,30
lunedì e mercoledì 14,00-16,00
NOVI LIGURE Via Papa Giovanni XXIII, 1 0143/332604 dal lunedì al venerdì 8,30-12,30
giovedì 14,00-15,30
OVADA Via XXV Aprile, 22 0143/826606 dal lunedì al venerdì 9,00-12,30
TORTONA Via Milazzo, 1 0131/865863 dal lunedì al venerdì 8,30-12,30
martedì 14,00-15,30
VALENZA Viale Santuario, 67/69 0131/922839 dal lunedì al venerdì 8,30-12,30
 
 














Nei Paesi dell' U.E. e dello S.E.E. esistono una pluralità di regimi sanitari (casse mutua, assicurazioni private, ecc.) per cui chi richiede le prestazioni non può mai presumere di ricevere cure nello stato ospite in modo analogo a quello italiano ma deve informarsi presso le Autorità locali circa le modalità di erogazione delle prestazioni e la tipologia di cure ottenibili.
  Gli oneri, il carattere di necessità delle cure ed ogni aspetto sanitario pertinente, è regolato dalla normativa vigente nel paese in cui avviene il soggiorno. Conseguentemente il rimborso sarà determinato secondo le regole di quest'ultimo.
  Se, per una qualsiasi ragione, non è stato possibile utilizzare la T.E.A.M. o il certificato sostitutivo provvisorio e nel caso in cui venisse richiesto di pagare le prestazioni, è necessario conservare le prescrizioni mediche, le ricevute e/o fatture quietanzate e l’eventuale documentazione sanitaria per poter richiedere il rimborso, utilizzando l’apposito stampato, eccetto per il ticket o altra partecipazione alla spesa, al rientro in Italia, agli uffici distrettuali dell’ASL, che lo effettuerà in base alle tariffe dello Stato estero.
 
Assistenza sanitaria in Paesi in convenzione
 
  L'Italia ha in vigore accordi bilaterali di sicurezza sociale con i seguenti Paesi Extra U.E.:
Argentina, Australia, Brasile, Capoverde, Città del Vaticano e Santa Sede, Ex Jugoslavia (Macedonia, Serbia Montenegro, Bosnia-Erzegovina), Principato di Monaco, Repubblica di San Marino, Tunisia.
  Questi accordi consentono di usufruire dell’assistenza sanitaria solamente se si rientra nelle categorie e nelle situazioni previste dalla rispettiva convenzione. E’ dunque opportuno, prima di partire, informarsi presso l’ASL (sportelli indicati nella precedente tabella) e dotarsi, compilando l’apposita domanda, dei moduli necessari, che sono diversi per i vari Paesi.
  Va evidenziato che qualora un cittadino italiano si trovasse ad ottenere cure in forma indiretta (quelle per le quali si trova a dover corrispondere il relativo costo) durante il soggiorno in uno dei Paesi suddetti, non avrà diritto, una volta rientrato in Italia, ad alcun tipo di rimborso dovendo sostenere in proprio le spese per le cure ricevute.
 
 
Assistenza sanitaria in Paesi extra U.E. e S.E.E. e in Paesi con cui non vigono convenzioni
 
  Se ci si reca in un Paese extra U.E. e S.E.E. o in un Paese con cui non vigono convenzioni per temporaneo soggiorno-turismo, non è prevista alcuna forma di tutela da parte del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). E' esclusa anche la copertura delle prestazioni di pronto soccorso, quindi si consiglia di provvedere - prima della partenza - alla stipula di una assicurazione sanitaria privata.
 
  Solo se ci si reca per motivi di lavoro o per motivi di studio (titolare di borsa di studio o vincitore di uno stage all’estero dopo aver superato una selezione), ai sensi dell’art. 15 del D.P.R. N. 618/1980, è possibile usufruire della garanzia dell’assistenza sanitaria in forma indiretta, ovvero anticipare le spese e poi si richiede il rimborso, tramite Ambasciata o Consolato italiani all’estero territorialmente competenti, al Ministero della Salute Direzione Generale della Programmazione Sanitaria - Ufficio 8 - Viale Giorgio Ribotta, 5 - 00144 Roma.
E’ dunque opportuno, prima di partire, informarsi presso l’ASL (sportelli indicati nella precedente tabella) e dotarsi, compilando l’apposita domanda, dei moduli necessari.
 

Autorizzazione cure all’estero
 
Procedura utilizzando i Regolamenti comunitari di sicurezza sociale
 
  Il Servizio Sanitario Nazionale garantisce le prestazioni di altissima specializzazione all'estero quando queste non siano ottenibili in Italia in misura adeguata e tempestiva.
 Tali prestazioni devono essere preventivamente autorizzate: il paziente dovrà presentare domanda di autorizzazione alla propria ASL, presso la sede distrettuale di competenza, utilizzando l’apposita modulistica.
 La domanda dovrà essere accompagnata da una dettagliata relazione sanitaria redatta dal medico specialista italiano, pubblico o privato, competente per branca.
 Gli uffici della sede distrettuale provvederanno ad istruire la pratica ed a trasmetterla al Centro Regionale di Riferimento che si pronuncerà, in tempi brevi, accogliendo o rigettando la domanda.
 Se viene concessa l’autorizzazione e se le cure vengono usufruite presso strutture pubbliche o convenzionate in Paesi dell'Unione Europea o in Paesi in convenzione, l'assistenza verrà erogata in forma diretta attraverso l'emissione del modello S2 o similari; nel caso le cure vengano usufruite presso strutture private, l’assistenza è in forma indiretta; pertanto l’utente dovrà anticipare il costo delle prestazioni e richiedere il rimborso alla ASL di appartenenza al rientro in Italia.
  Anche nel caso in cui le cure all'estero vengano usufruite in Paesi extra Unione Europea, l’assistenza è in forma indiretta e pertanto l’utente dovrà anticipare il costo delle prestazioni e richiedere il rimborso alla ASL di appartenenza al rientro in Italia.
 
Procedura utilizzando la Direttiva 2011/24/UE – assistenza sanitaria transfrontaliera
 
 
 Dal 5 aprile 2014 è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 38/2014 di recepimento della Direttiva 2011/24/UE del Parlamento Europeo concernente l’applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza transfrontaliera da usufruire negli Stati dell’Unione Europea.
 Le prestazioni che rientrano nel campo di applicazione della suddetta Direttiva sono quelle previste nei Livelli Essenziali di Assistenza (L.E.A.) vigenti in Italia e sono erogate sempre in assistenza indiretta (spese anticipate dall’assistito).
 La persona assicurata che intende beneficiare dell’assistenza transfrontaliera e del conseguente rimborso, presenta apposita domanda all’ASL affinchè sia verificato se la medesima prestazione debba essere sottoposta ad autorizzazione preventiva ai sensi dell’art. 9, comma 2, lettera b) e c).
 Per le prestazioni per le quali è stata acquisita preventivamente l’autorizzazione (senza la quale è esclusa la possibilità di essere rimborsati), il rimborso è subordinato alla presentazione:
  • della documentazione sanitaria attestante l’avvenuta erogazione delle prestazioni corrispondenti a quanto previsto dall’autorizzazione;
  • delle fatture, in originale, relative alle prestazioni ottenute regolarmente quietanzate.
 Per il rimborso dei costi vengono applicate le tariffe regionali vigenti al netto della compartecipazione alla spesa secondo la normativa in vigore e non potrà superare il costo effettivo della prestazione ricevuta.

Per ulteriori e più dettagliate informazioni, ci si può rivolgere a:
Sede Indirizzo Tel. Fax email
Distretto di Acqui Terme-Ovada Via Alessandria, 1  15011 Acqui Terme 0144 777203 0144 777202 ufficioestero@aslal.it
 
Distretto di Alessandria-Valenza Via Pacinotti, 38  15121 Alessandria 0131 307401 0131 307400
Distretto di Casale Monferrato Via Palestro, 41  15033 Casale Monferrato 0142 434505 0142 434584
Distretto di Novi Ligure-Tortona Via Papa Giovanni XXIII, 1          15067 Novi Ligure
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Via Milazzo, 1  15057 Tortona
0143 332667
 
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0131 865266
0143 332650
 
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0131 865524
 
 
 Per avere maggiori ed ulteriori indicazioni relative all’assistenza sanitaria all’estero, è altresì possibile consultare la guida interattiva “Se parto per …”, realizzata dal Ministero della Salute sul suo sito, che permette di avere informazioni sul diritto o meno all’assistenza sanitaria durante un soggiorno o la residenza in un qualsiasi Paese del mondo. Per accedere a tale guida occorre cliccare qui.
 

Ultimo aggiornamento: 12/01/24