Malattia da graffio del gatto

Descrizione


E’ una patologia causata principalmente da Bartonella henselae, un agente infettivo batterico.
Il gatto può albergare per parecchi mesi o anni questo batterio nel suo torrente circolatorio in completa assenza di sintomi clinici, solo raramente alcuni soggetti possono presentare febbre o ingrossamento dei linfonodi. La diffusione all'interno della popolazione felina è facilitata dalla pulce del gatto e dalle zuffe tra i diversi soggetti.
Nell'uomo, dopo un tempo di incubazione che varia dai 3 ai 10 giorni, compare nel punto dove è stato inferto il graffio una lesione cutanea papulosa che può persistere giorni o settimane guarendo senza lasciare cicatrici; i linfonodi regionali (vicino alla lesione) sono ingrossati e dolenti e ciò avviene solitamente entro 2 settimane dal graffio. Al momento non è stata dimostrata per l' uomo la trasmissione tramite la pulce del gatto. I microrganismi sono presenti nella saliva dei gatti infetti e conseguentemente anche sulle unghie. Nell'uomo la malattia solitamente non è pericolosa, manifestandosi con disturbi locali tendenti alla guarigione spontanea. In alcuni casi tuttavia, specie nei soggetti con patologie del sistema immunitario, può assumere carattere più grave generalizzando e coinvolgendo la milza e il fegato.

Misure di prevenzione

I gatti maggiormente a rischio di infezioni sono quelli che vivono all'esterno. Una volta infetto il gatto è difficilmente curabile. La migliore prevenzione consiste nell' impedire al gatto contatti con gatti randagi e nel praticare trattamenti regolari ed efficaci nei confronti delle pulci.
 

Ultimo aggiornamento: 28/10/10