Termini poco chiari

Ago aspirato
È una procedura che permette di asportare delle cellule direttamente dalla lesione evidenziata con la mammografia o l’ecografia. Queste cellule vengono poi esaminate al microscopio. Viene eseguita con un ago molto sottile. Provoca solo fastidio o modesto dolore.
 
Biopsia
È un prelievo di piccole quantità di tessuto che viene esaminato al microscopio
a scopo diagnostico. Nello screening del tumore della mammella può essere eseguita in anestesia locale o generale ed è di facile esecuzione.
 
Calcificazioni
Sono piccoli depositi di sali di calcio, visibili solo con la mammografia,presenti in diverse patologie mammarie. Le calcificazioni possono verificarsi sia in caso di patologie benigne (come
negli esiti di mastopatia fibrocistica) sia in zone di trasformazione in senso neoplastico.
 
Cancro
È un tumore maligno o neoplasia maligna.
 
Citologico
Attinente allo studio delle cellule.
 
Compressione della mammella
È una manovra che viene eseguita durante la mammografia. A volte è lievemente fastidiosa o, più raramente, provoca modesto dolore. È necessaria per usare una minore quantità di radiazioni e avere un esame più leggibile che permetta quindi una diagnosi più precisa.
 
Diagnosi
È la determinazione della natura o della sede di una malattia, in base alla valutazione dei segni
con cui si manifesta (sintomi).
 
Ecografia
È un esame che utilizza gli ultrasuoni, e non i raggi X. Permette di controllare noduli palpabili oppure evidenziati dalla mammografia ed è in grado di distinguere se sono solidi o contengono
materiale liquido (cisti). Con l’ecografia non si vedono noduli inferiori a 0,7- 0,8 cm, soprattutto se sono immersi in tessuto adiposo. Non può sostituire la mammografia, che rimane l’unico test di screening.
 
Epitelio
È il tessuto di rivestimento degli organi, formato da cellule fittamente addossate, disposte in uno o più strati.
 
Istologia
È la disciplina che studia la struttura cellulare dei tessuti anche mediante esami al microscopio.
 
Mammografia
È un esame radiologico che fornisce un’immagine della mammella e ne consente lo studio. È l’indagine più affidabile per la diagnosi precoce del tumore della mammella, perché riesce a mettere in evidenza anche lesioni molto piccole, come le microcalcificazioni. Naturalmente, per raggiungere questo scopo, deve essere una mammografia di buona qualità, eseguita da personale appositamente formato, con apparecchiature adeguate e periodicamente controllate
 
Mammografo
È l’apparecchio radiologico che serve per fare la mammografia.
 
 
Mastite
È un’infiammazione della mammella, che può interessarla tutta o solo in parte. Provoca dolore, rossore, a volte febbre. Si può curare con una terapia a base di farmaci (antinfiammatori e antibiotici) che potrà essere prescritta durante una visita medica.
 
Mastopatia fibrocistica
È una malattia della ghiandola mammaria, che presenta un tessuto di costituzione fibrosa (abnorme presenza di fibre).
 
Neoplasia
È la formazione, per lo più patologica, di nuovi tessuti. Sinonimo di tumore.
 
Nodulo
È un addensamento circoscritto nella mammella. Si può sentire con la palpazione, si può vedere anche come zona opaca effettuando la mammografia e come area solida o cistica con l’ecografia.
 
 
Patologia
È lo studio dei processi morbosi (malattie) in rapporto alle cause che li determinano. È un termine usato a volte come sinonimo di malattia.
 
Proiezione laterale / obliqua / medio laterale / cranio caudale
Sono le posizioni in cui si eseguono le lastre di base della mammografia. Per effettuarle si comprime la mammella in senso laterale dall’esterno all’interno, o dall’alto verso il basso.
 
Raggi X
Sono raggi emessi da una particolare apparecchiatura che permettono di “vedere” all’interno dei tessuti e distinguere le loro differenze. I raggi erogati utilizzando i mammografi attualmente in commercio sono di entità modesta e, se l’esame è ben eseguito, la dose che viene assorbita è molto bassa.
 

Ultimo aggiornamento: 19/04/24