Quali sono i limiti della mammografia?

La mammografia, come tutti gli esami, non è un test perfetto. In genere, ogni 100 donne che effettuano una mammografia, circa 5 devono ripetere l’esame o sottoporsi ad approfondimenti. Per 4 di loro si tratta in realtà di “falsi allarmi”, in quanto gli approfondimenti escludono la presenza di un tumore. Lo svantaggio è rappresentato principalmente dall'ansia che la donna può provare in tali situazioni. Non sempre la mammografia è in grado di evidenziare il tumore quando è presente.
            In alcuni casi la mammella è molto densa (cioè contiene molte ghiandole) e ciò rende difficile l’identificazione del tumore. Ci sono casi in cui la malattia si sviluppa molto rapidamente nell’intervallo tra due test di screening. È quindi importante prestare sempre attenzione ai cambiamenti del seno e alla presenza di noduli ascellari, anche se la mammografia non ha evidenziato anomalie e, nel caso, recarsi dal proprio medico o contattare il centro di screening. Alcune anomalie, tra quelle che vengono rilevate dalla mammografia, non sono destinate a trasformarsi in tumori invasivi e a compromettere la salute della donna. In questi casi si può incorrere in interventi che non sarebbero stati necessari. Questo purtroppo è inevitabile in quanto le conoscenze attuali non consentono di distinguere fin dall’inizio tra i tumori che sono una minaccia per la vita e quelli che non lo sono.
 

Ultimo aggiornamento: 30/07/15