Eroina

EROINA

Che cos’è?
L’eroina è un derivato della morfina, sostanza naturale estratta dal guscio dei semi di alcune varietà di piante di papavero. E’ venduta generalmente sottoforma di polvere bianca o marrone, oppure sottoforma di barrette dal colore scuro.
L’eroina venduta nelle strade è quasi sempre “tagliata” con altre droghe o con sostanze come zucchero, amido, latte in polvere o chinino, ma anche con stricnina o altri veleni.

Come si assume?
L’eroina può essere iniettata (in vena o intramuscolare), inalata o aspirata (“sniffata”) o fumata.
Le iniezioni endovenose producono un effetto più intenso e lo stato di euforia subentra molto rapidamente (dai 7 agli 8 secondi), mentre le iniezioni intramuscolari producono un sopraggiungere più lento dello stato euforico (dai 5 agli 8 minuti).
Quando l’eroina viene inalata o fumata l’apice del suo effetto si raggiunge solitamente dopo 10-15 minuti. Benché fumare o “sniffare” eroina non produca effetti velocemente come l’iniezione endovenosa, i ricercatori hanno confermato che tutte e tre le forme di somministrazione provocano assuefazione.

Effetti immediati
Poco dopo l’iniezione o l’inalazione, l’eroina arriva dal sangue al cervello molto rapidamente: ondata di sensazioni gradevoli (“rush”), accompagnata da accaloramento della pelle, secchezza della bocca ed una sensazione di pesantezza nelle estremità che può essere accompagnata da nausea, vomito e un prurito severo; sonnolenza; la funzione mentale si offusca, la funzione cardiaca diminuisce, la respirazione diminuisce, fino al punto di causare la morte in caso di intossicazione acuta (overdose).
L’uso ripetuto crea dipendenza.

Effetti a lungo termine
Forte dipendenza fisica che determina, in caso di sospensione brusca dell’uso di eroina, una sindrome di astinenza caratterizzata da inquietudine, dolori muscolari, insonnia, diarrea, vomito, brividi con pelle d’oca, tremori e crampi agli arti inferiori. I sintomi maggiori dell’astinenza raggiungono il loro punto massimo tra le 24 e 48 ore dopo l’ultima dose di eroina e si calmano approssimativamente in una settimana, tuttavia alcune persone mostrano segni persistenti della sindrome d’astinenza per molti giorni.
Grave dipendenza psicologica caratterizzata da ricerca ed uso compulsivo della sostanza.

Complicazioni

  • Complicazioni broncopolmonari, derivanti dagli effetti depressivi dell’eroina sulla respirazione
  • Ostruzione dei vasi sanguigni con conseguente infezione locale se si usa materiale non sterile (siringhe già usate)
  • Endocardite, artrite e problemi reumatologici
  • Vene cicatrizzate o collassate, infezioni batteriche nei vasi sanguigni, ascessi, ulcere e altre infezioni dei tessuti circostanti l’iniezione
  • Nelle donne alterazioni del ciclo mestruale (amenorrea)

Ovviamente condividere i fluidi o la siringa di iniezione può condurre alle conseguenze più gravi dell’abuso dell’eroina: le infezioni virali trasmesse attraverso il sangue con epatite B, C e HIV.  I tossicodipendenti che non applicano norme igieniche adeguate possono infettare i loro partner sessuali e i loro figli.


Trattamenti per la dipendenza da eroina
Il trattamento maggiormente usato è quello con il metadone che, pur non essendo l’unico, è il più conosciuto.
Il farmaco si assume per via orale e sopprime i sintomi della sindrome di astinenza per una durata che varia dalle 24 alle 36 ore. Il metadone calma il desiderio associato all’assuefazione all’eroina, che è una delle ragioni principali delle ricadute, ma non provoca gli effetti spiacevoli della stessa.
Oltre alla terapia metadonica (o con altri farmaci) è fondamentale attivare e mantenere un supporto individuale e familiare mettendo in azione tutti i sostegni che fornisce il Servizio per le tossicodipendenze (psico - socio riabilitativo, comunitario, lavorativo, ecc.).
 

Ultimo aggiornamento: 06/10/10