Principesse e Guerriere. Venerdì 25 novembre 2022 - Giornata internazionale contro la violenza sulle donne


Venerdì 25 novembre 2022, alle 18, presso il Centro Comunale di Cultura di Valenza verrà presentato il progetto PRINCIPESSE E GUERRIERE, un’iniziativa per contrastare il fenomeno della violenza contro le donne a cura del Dipartimento Patologia delle Dipendenze Equipe Prevenzione, ASL AL, diretto dal dottor Luigi Bartoletti, con l'Amministrazione Comunale della città di Valenza, Gruppo Lions Host di Valenza, Associazione Me.Dea, Scuola Secondaria di I°grado “G.Pascoli”- Istituto Comprensivo Valenza "A" Paolo e Rita Borsellino, Istituto di Istruzione Superiore “ Benvenuto Cellini”, For.AL Valenza, Equazione (coop.sociale onlus ), Squadra Femminile Sez. Rugby – Cus Piemonte Orientale, Fuckcancer Choir, Associazione giovani Attori PEM.

Il 25 novembre ricorda  il terribile assassinio delle tre sorelle Mirabal avvenuto durante il regime domenicano di Rafael Leonidas Trujillo nel 1960.
Dal 1999 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha reso istituzionale questa giornata, invitando governi,organizzazioni e media a sensibilizzare la società sulla violenza di genere.

Oggi si ha il dovere di ammettere che esiste una violenza di genere legata al voler limitare la libertà di movimento e pensiero della propria compagna/moglie/ex compagna/ex moglie,che ha dimensioni molto maggiori e origini complesse rispetto a quanto accade agli uomini che denunciano maltrattamenti e violenze da parte delle donne. La cultura regressiva nei confronti delle donne “in quanto donne” è ancora estremamente presente.

Si parla tanto di parità di genere e ruolo delle donne, in un dibattito scoppiato all’inizio dello scorso secolo e mai sopito. Tanto è stato fatto, almeno in superficie, al punto da sembrare quasi superfluo ribadire il concetto che le donne abbiano pari diritti e pari opportunità degli uomini. Eppure dalle cronache quotidiane sappiamo che ai progressi culturali non sono seguiti i fatti, se ancora sono tanti i femminicidi, se la disparità di reddito nelle stesse posizione lavorative è ancora grande, se i ruoli apicali o manageriali sono di fatto riservati agli uomini, se la povertà è più forte tra le persone anziane di sesso femminile che di quello maschile.

Ogni giorno continuiamo ad assistere ad un’informazione che deve ancora prendere la forma della vera e propria consapevolezza. Frasi che pesano come una condanna morale,che non dicono il fatto oggettivo ma un percorso di cui la donna pare complice,partecipe,una violenza raccontata come inevitabile,il punto di arrivo. Le parole descrivono comportamenti,accompagnano un percorso di connivenza,dove la reazione violenta dell’uomo “suona quasi come giustificazione”.
Non bastano però la Giornata internazionale della donna l’8 marzo, quella per l’eliminazione della violenza contro le donne il 25 novembre o ancora quella in ricordo delle vittime di aggressioni sessuali il 27 aprile per smuovere le coscienze. È necessaria una trasformazione socio-culturale profonda volta all’eliminazione dei pregiudizi e dei ruoli stereotipati.
Ad agosto 2019 è entrata in vigore la legge n.69,cd “Codice rosso”,che ha innovato e modificato la disciplina penale,sia sostanziale che processuale, della violenza domestica e di genere, corredandola di inasprimenti di sanzione.

L'idea progettuale nasce dalla premessa che per contrastare il fenomeno della violenza contro le donne sia necessario attivare azioni sinergiche attraverso efficaci rapporti di collaborazione fra le realtà presenti sul territorio
Da alcuni anni il Dipartimento Patologie delle Dipendenze vorrebbe scalfire il silenzio che troppo spesso molte donne mantengono su  argomenti legati a violenza e femminicidio,arrogandosi tutta la colpa acconsentendo a qualsiasi tipo di comportamento nei loro confronti.
Sarebbe importante considerare questo evento come uno spazio piccolo ma significativo per poter pensare e riflettere, per stare insieme per poter sottolineare che qualsiasi atto che viene compiuto contro una donna sia da un punto di vista fisico che psicologico è una violazione dei diritti umani

Sono stati coinvolti nel progetto:
  • Amministrazione Comunale della città di Valenza
  • Gruppo Lions Host di Valenza
  • Associazione Me.Dea
  • Scuola Secondaria di I°grado “G.Pascoli”-Istituto Comprensivo Valenza A Paolo e Rita Borsellino
  • Istituto di Istruzione Superiore “ Benvenuto Cellini”
  • For.AL Valenza
  • Equazione (coop.sociale onlus )
  • Squadra Femminile Sez. Rugby – Cus Piemonte Orientale
  • Fuckcancer Choir
  • Associazione giovani Attori PEM  

Ultimo aggiornamento: 17/11/22