--- Prevenzione e sorveglianza della disabilità e della non autosufficienza
Programma delle azioni e delle attività 2012
Indicare le attività che si intende porre in essere nell’ambito delle seguenti linee di intervento (tra parentesi sono indicati i numeri identificativi dei progetti regionali di cui al Piano operativo del PRP riconducibili a tali linee di intervento):
- prevenzione e sorveglianza della disabilità e della non autosufficienza (4.2.1, 4.2.2)
Linea di intervento: | 4.2.1 Individuazione di indicatori finalizzati alla valutazione e alla sorveglianza della popolazione anziana e con disabilità |
Programmazione attività locali 2012 | Monitoraggio prestazioni infermieristiche domiciliari a pazienti oltre i 65 anni. Il cuore dell’attività infermieristica distrettuale è l’attività domiciliare. Si definisce come “modalità di assistenza sanitaria e sociale erogata a domicilio del paziente in modo continuo e integrato, al fine di fornire cure appropriate, da parte del medico di famiglia e dell’infermiere”. L’esigenza di erogare attività sanitarie al domicilio delle persone è in costante aumento, soprattutto nelle persone ultrasessantacinquenni, è anche presumibile che in molti casi essa sia più gradita a chi la riceve e ai suoi famigliari, perché evita spostamenti che potrebbero risultare faticosi, stressanti e costosi. Attività 2012. La raccolta del flusso dei dati inerenti le Cure Domiciliari avviene, dal 2° semestre 2011, utilizzando il programma regionale SAO ADI. Al fine di monitorare le prestazioni infermieristiche erogate a domicilio a pazienti ultrasessantacinquenni, verrà effettuato un confronto tra i dati del 2011 e del 2012. Indicatore: incremento del 10% delle prestazioni infermieristiche erogate a domicilio a pazienti con oltre i 65 anni di età. |
Linea di intervento: | 4.2.2 Pazienti anziani con frattura di femore o a rischio di frattura di femore |
Programmazione attività locali 2012 | Monitoraggio cadute pazienti oltre i 65 anni ricoverati nei PP.OO. ASL AL. Le cadute costituiscono il 38% degli eventi avversi che si verificano in ospedale, mentre in Italia rappresentano il 78% degli incidenti domestici, coinvolgendo soprattutto soggetti che hanno più di 65 anni (ISTAT 2002). Per la nostra realtà si tratta di una problematica rilevante, dal momento che la popolazione dell’ASL AL è prevalentemente anziana (27,2% ultresessantacinquenne) e le cadute possono avere ripercussioni anche sull’attività ospedaliera, incrementando gli accertamenti diagnostici e prolungando il periodo di ricovero. La SOC Rischio Clinico, già dal 2009, ha evidenziato la necessità di attivare un processo di segnalazione e monitoraggio cadute omogeneo per tutti e 6 i presidi ospedalieri da cui è composta l’azienda, al fine di creare un’unica banca dati e individuare elementi di criticità su cui intervenire. Attività 2012. E’ stata costruita una scheda unica aziendale di segnalazione che, in caso di caduta, viene compilata sia dall’infermiere che dal medico di reparto e inviata alla SOC Rischio Clinico e alla Direzione dei Presidi. I dati verranno inseriti in una banca dati, saranno elaborati e sarà possibile garantire il monitoraggio delle cadute. Tra gli studi più rappresentativi in Italia su questo argomento, si può ricordare quello dell’ASO S. Orsola di Bologna dell’anno 2002 che ha permesso di rilevare un’incidenza delle cadute pari all’1% dei ricoveri. Indicatore: numero di cadute dei pazienti ricoverati presso i Presidi Ospedalieri dell’azienda non superiore all’1% del totale delle persone ricoverate ultrasessantacinquenni. |
Linea di intervento: | Prevenzione e Sorveglianza della disabilità e della non autosufficienza: il Servizio Socio Assistenziale della ASL AL |
Programmazione attività locali 2012 | L’ASL AL ha, unico caso in Piemonte (a parte Alba dal luglio 2011) la delega per la gestione dei servizi sociali ai sensi di quanto previsto come possibilità dalle leggi nazionali e regionali vigenti, seppur limitatamente ai Distretti di Casale Monferrato (n. 48 Comuni) e di Valenza (n. 7 Comuni) attraverso il Servizio Socio Assistenziale aziendale. In tali territori tutta la partita socio sanitaria viene svolta in strettissima collaborazione fra i Servizi sanitari e sociali dei Distretti. Sono presenti varie tipologie di attività, dalla gestione di Centri Diurni semiresidenziali per disabili, all’attività della comunità alloggio casalese, sempre per disabili, alla gestione di un gruppo appartamento, a tutti i servizi territoriali (assistenza domiciliare, educativa territoriale, rapporti con l’autorità giudiziaria per la gestione delle tutele, contribuzione economica, ecc.) e ancora, integrazioni rette in strutture convenzionate per disabili e non autosufficienti. Nel 2011 nel Distretto di Casale Monferrato sono stati seguiti, a vario titolo e per varia tipologia di prestazioni: - n. 181 minori disabili - n. 365 adulti disabili - n. 505 anziani parzialmente autosufficienti - n. 792 anziani non autosufficienti. Nel territorio del Distretto di Valenza sono stati seguiti come sopra (si tenga conto che il dato riguarda i soli 8 mesi di delega all’ASL, conferita dal Distretto valenzano, esclusi i comuni di Fubine e Montecastello, dal 1° maggio 2011): - n. 47 minori disabili - n. 108 adulti disabili - n. 53 anziani parzialmente autosufficienti - n. 190 anziani non autosufficienti. Attività 2012. Per il 2012 il servizio intende mantenere, nei limiti delle possibilità di bilancio e fatti salvi piani di rientro a seguito di ridimensionamento del Fondo Regionale, il trend in corso. Area di Casale Monferrato Disabili Il Centro Diurno a gestione diretta del servizio “L’alberoinfiore” continuerà nel 2012 a fornire tutte le prestazioni e le progettualità già in essere e cioè, oltre alle attività di routine, gruppo teatro, gruppo balletto, “Dicentroincentro”. Anche l’ex CAD, trasformatosi in Centro Educativo e di Aggregazione Territoriale (CEAT), è stato trasferito al fine di operare risparmi relativi alle spese di affitto presso tale struttura. Per l’anno 2012 si continuerà l’attività presso la nuova sede senza alcun cambiamento ulteriore per l’utenza. A latere dei centri pubblici è attiva poi sul territorio l’ANFFAS, che da sempre opera a favore dei gravi/gravissimi: sono circa una trentina le persone seguite dall’associazione, con la quale continuerà la collaborazione e la progettualità comune. E’ ormai operativa da più di un anno la comunità a gestione diretta “Casa mia”. Se pur la mission del servizio è il mantenimento a domicilio delle persone, la comunità diviene un luogo necessario a cui si fa ricorso quando i familiari, nonostante la presenza dei centri diurni e dei servizi domiciliari, non sono più in grado di sostenere il proprio congiunto a casa o quando i familiari non ci sono più. E’ il tanto discusso “dopo di noi” che tante ansie crea ai genitori di ragazzi con disabilità e che trova sul nostro territorio una variegata quantità di risposte sia di parte pubblica, a gestione diretta, che di parte private, da parte delle associazioni. Sul territorio esistono strutture a gestione diretta del servizio e strutture private (ANFFAS e ODA) convenzionate con il sistema sanitario e sociale. Anziani Non esiste praticamente sul territorio l’esperienza dei Centri Diurni per persone anziane. Spesso le strutture residenziali hanno offerto questo tipo di risposta potenziale, che però non ha mai avuto risposta da parte dei cittadini. Probabilmente non è ancora nella cultura del territorio l’utilizzo di questa: in generale, chi ha la possibilità rimane a domicilio, anche col supporto dell’assistenza, fino a che è possibile e soltanto quando proprio è inevitabile viene utilizzata la struttura, ma a quel punto è quella residenziale. Sul territorio dell’ASL AL, Distretto di Casale Monferrato insistono una quarantina di Strutture per anziani di varia tipologia, dislocate praticamente in ogni Comune del territorio. Nei posti convenzionati una quota della retta è a carico dell’ospite o, in caso lo stesso non ne abbia la possibilità, del Servizio Socio Assistenziale. Area di Valenza Disabili Il Centro Diurno a gestione diretta del servizio non muterà nell’anno 2012 la quantità di prestazioni erogate. Partirà una sperimentazione di collaborazione istituzionale con l’Associazione “Vivere insieme”, associazione storica del territorio, per svolgere attività teatrale con i ragazzi disabili. E’ un tentativo di collegare sempre più strettamente le forze operanti per fini comuni sull’area e costruire una rete istituzionale di collaborazione. Anziani Permane nel 2012 l’attività in lungo assistenza per le persone non autosufficienti e il servizio domiciliare di base per le persone parzialmente autosufficienti. Con il passaggio all’ASL si è mantenuta costante l’erogazione delle prestazioni già in atto, compresa l’erogazione dei pasti a domicilio, pur col cambio della ditta fornitrice, essendo stata utilizzata la gara in essere presso l’azienda. Inserimenti di risocializzazione Partiranno nel corso 2012 gli inserimenti di orientamento e risocializzazione non più in atto da anni. E’ questo un intervento che ha una valenza fortemente educativa, al fine di riavvicinare o avvicinare per la prima volta persone svantaggiate al mondo del lavoro, con le sue regole e i suoi doveri in generale. Richiede una collaborazione attiva del soggetto ricevente che viene chiamato a “dare qualcosa in cambio” e ad adeguarsi a un progetto che tende a recuperarne capacità e autonomie per costruirsi le basi per poter un domani accedere veramente al mondo del lavoro. Purtroppo l’attuale crisi economica e la reale impossibilità di reperire posti di lavoro lo rende un intervento educativo con difficoltà di sbocchi reali, tuttavia si ritiene che per la dignità della persona stessa contenga una forte connotazione positiva. Infine, come progetto trasversale a tutte le tipologie di utenza, sarà attivo in corso d’anno uno sportello d’ascolto presso la sede di San Salvatore Monferrato. Lo sportello avrà la finalità di fare da filtro, informazione e smistamento ai servizi preposti delle varie problematiche segnalate dai cittadini, naturalmente in campo socio sanitario. Rimane comunque attivo nella sede dell’Ospedale di Valenza lo Sportello Unico tenuto da un operatore del servizio sociale. |
Altre attività di iniziativa locale |
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Programmazione attività locali 2012 | Attività 2012.
Una corretta informazione, mantenuta nel 2012, su uno stile di vita sano e adeguati accorgimenti in ambiente domestico rappresentano un anello fondamentale del progetto. I poster e gli opuscoli costituiscono un aiuto sugli accorgimenti che possono essere adottati quotidianamente per mantenere la propria salute e migliorare il proprio benessere, a cui si aggiungono alcuni consigli pratici per evitare sensibilmente il rischio cadute. Indicatore: permanenza dei poster e degli opuscoli informativi negli ambulatori dei MMG, negli ambulatori specialistici e nelle Farmacie.
I Tavoli di Lavoro riguarderanno i seguenti temi: minori, adulti, anziani, disabili, dipendenze patologiche, immigrazione.
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Ultimo aggiornamento: 07/05/24