Piano Nazionale Residui (PNR)

Referente:
Dott.ssa  Franca Oldano
Sede: Alessandria
e-mail: foldano@aslal.it
Tel.: 0131.306655
 

Piano Nazionale Residui (PNR)

Il Piano Nazionale Residui (PNR) è un piano di sorveglianza sia in impianti di macellazione che in impianti di allevamento predisposto al fine di  accertare:
  • l'eventuale  utilizzo da parte dell'O.S.A. di sostanze medicamentose vietate
  • l'illecito utilizzo  di sostanze medicamentose autorizzate
  • la conformità dei residui di medicinali veterinari sia nelle carni che negli animali in vita nel rispetto dei limiti massimi residuali
  • le quantità massime di contaminanti ambientali
  • le quantità fissate dalla normativa Nazionale e Comunitaria
 

Programmazione

Il PNR è programmato in diverse sezioni nelle quali sono riportate le specie e le categorie animali da sottoporre a campionamento, la categoria di residui o di sostanze da ricercare, le strategie di campionamento e  il numero dei campioni da effettuarsi.

L'attività di verifica della presenza di residui si attua secondo tre tipi di piano:
  • Piano Mirato: prevede il prelievo di campioni programmati sulla base dell'entità delle produzioni nazionali nei diversi settori e riportati nelle tabelle allegate al PNR
  • Extrapiano: comprende i controlli predisposti per rispondere a particolari esigenze locali
  • Sospetto: comprende campioni prelevati in caso di sospetto di presenza di residui

A questi tre tipi di piani vanno aggiunti i campioni  da effettuarsi a seguito di un accertata positività secondo la tabella n. 7 di numerosità campionaria e la tabella 4 relativa alla quantità minima da prelevare per ciascuna matrice. Le stesse sono riportate nell'apposita sezione


La tipologia di  campionamento si distingue in:  
  • campione mirato (Piano e Extrapiano)
  • sospetto:
    • clinico-anamnestico
    • a seguito di positività
    • istoanatomopatologico
    • a seguito di MSU (macellazione speciale di urgenza)
I campioni sono prelevati a livello di allevamento, macello, centri di raccolta delle uova, stabilimenti di lavorazione degli ovoprodotti, centri smielatura e nell'ambito di battute di caccia.
Nel verbale di prelievo , modello 1 della modulistica , sono elencate le matrici (acqua di abbeverata, bulbo oculare,  fegato, latte, mangime, miele, muscolo, pelo, plasma,  rene,  sangue, siero, tessuto adiposo, tiroide, uova ed urina).

Il PNR prevede, inoltre, dal 2008 una sorveglianza epidemiologica basata sull'effettuazione di un test istologico per la rilevazione delle alterazioni isto-anatomo-patologiche in organi bersaglio (timo, tiroide per la ricerca di lesioni da trattamenti con cortisonici e tireostatici e ghiandole bulbo uretrali e prostata per la ricerca di lesioni riferibili a trattamento con steroidi sessuali) di bovini regolarmente macellati riconducibili all'impiego di sostanze anabolizzanti (circolare MINSAL n. 18128/P del 5/12/2007).

 

Coordinamento Nazionale del P.N.R.

Il Ministero della Salute, ai sensi del D.lgs 158/2006, ha individuato  il coordinatore delle attività dei servizi centrali e regionali incaricati della sorveglianza sui vari residui degli alimenti e mangimi.  Il Ministero, inoltre, aggiorna annualmente il Piano e trasmette i risultati alla Commissione Europea con cadenza semestrale.

L'attuazione del PNR ed il rispetto dei debiti informativi nei confronti della Commissione Europea è garantita dalla collaborazione tra Assessorati Regionali, Servizi Veterinari, Nuclei Operativi Regionali di Vigilanza (N.O.R.V.) e Istituti Zooprofilattici Sperimentali (II.ZZ.SS.).

Gli Assessorati delle Regioni e delle Province Autonome pianificano l'attività da svolgere sul territorio di propria competenza in base alle tabelle di programmazione del PNR e verificano la corretta esecuzione del Piano, in particolare per quel che riguarda le procedure di campionamento e  l'uniforme distribuzione dei campioni nel corso dell'anno. Le Regioni e le Province Autonome, inoltre, possono predisporre controlli supplementari sulla base di esigenze legate alla realtà zootecnica specifica del territorio o sulla base di sospetto di presenza di residui.

Il personale del Servizio veterinario  provvede al prelievo e all' esecuzione dei campioni in numero di 4/5 aliquote ai sensi del DPR del 26 marzo 1980, n. 327, alla corretta compilazione dei verbali di prelievo PNR e a gestire tutte le attività successive come il corretto confezionamento dei campioni ed il loro successivo trasporto in laboratorio.
Essendo i campioni del P.N.R. costituendo dei livelli essenziali di assistenza (LEA), ogni verbale di prelievo deve riferirsi ad un unico campione prelevato per un ' unica ricerca.

Gli II.ZZ.SS. eseguono l'analisi dei campioni esclusivamente con metodi validati e accreditati e in caso non dispongano di tali metodi, inviano i campioni ad altro IZS in grado di effettuare la prova. Gli II.ZZ.SS. provvedono altresì all'inserimento nella Banca Dati Residui (NSIS/PNR) di tutte le informazioni relative ai campioni PNR di loro competenza territoriale con frequenza mensile. I dati di competenza delle Regioni Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta sono alimentati dall'Osservatorio Epidemiologico e dalla S.S. Gestione Impianti e Sistemi Informatici e Telematici.

Il sistema informatico ARVET prevede, per ogni campione prelevato in impianto di macellazione la comunicazione al Servizio Veterinario territorialmente competente della necessità di effettuare farmacosorveglianza nell'allevamento di provenienza dell'animale oggetto di campionamento.





 

Ultimo aggiornamento: 30/07/20