Muovi la vita. 6 aprile 2022. Giornata mondiale dell'attività fisica


Il 6 di aprile di ogni anno, a partire dal 2002, si celebra la Giornata mondiale dell’attività fisica, un riconoscimento internazionale per sottolineare l’importanza di promuovere uno stile di vita attivo e la pratica di regolare attività fisica, in tutta la popolazione e in ogni fase della vita.
La Conferenza Stato-Regioni ha approvato il 3 novembre 2021 le “Linee di indirizzo sull’attività fisica. Revisione delle raccomandazioni per le differenti fasce d’età e situazioni fisiologiche e nuove raccomandazioni per specifiche patologie”, elaborate dal Tavolo di lavoro intersettoriale per la promozione dell’attività fisica e la tutela della salute nelle attività sportive istituito nel 2019 dal Ministro della Salute.


Il testo aggiorna e integra le precedenti “Linee di indirizzo sull’attività fisica per le differenti fasce d’età e con riferimento a situazioni fisiologiche e fisiopatologiche e a sottogruppi specifici di popolazione” (marzo 2019) e si colloca in continuità con le due linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sui livelli raccomandati di attività fisica, rispettivamente, nei bambini fino a quattro anni di età (2019) e nella popolazione da cinque anni in poi (2020).


In Piemonte, l’impegno prioritario richiesto al personale sanitario nelle attività di gestione e prevenzione del Covid-19, le conseguenti interruzioni dei processi di promozione della salute e del benessere rivolti alle comunità,… sono state affrontate con una serie di strategie per non smettere di offrire, nei territori, opportunità di attività fisica per tutti:
  • si è investito molto sul lavoro di rete e su iniziative di advocacy per rafforzare sinergie e progettualità comuni
  • sono state avviate mappature per conoscere e orientarsi tra l’offerta sull’attività fisica proposta dal territorio e soprattutto dalle Amministrazioni Locali
  • si è mantenuta e in alcuni casi rafforzata l’offerta dei gruppi di cammino puntando molto sulla comunicazione, sulla cultura e sull’organizzazione di eventi all’aperto
  • si è continuato a progettare interventi di attività fisica adattata

Queste strategie emergono dalle rendicontazioni dei piani locali di prevenzione 2021 e sono in linea con le azioni e le attività previste dalla programmazione regionale e locale 2022 (Piano Regionale di Prevenzione 2020-2025) e, nello specifico, dal Programma Predefinito 2 Comunità Attive. Hanno un respiro trasversale che tocca anche azioni di altri Programmi del Piano di Prevenzione 2020-2025 della Regione Piemonte, che lavorano sulla cronicità, i trasporti, l’ambiente,...
Anche le strategie di questi programmi pongono particolare attenzione ai bisogni di salute di fasce fragili di popolazione - anziani, malati cronici, disabili, pazienti dei servizi di salute mentale - che vivono in quartieri svantaggiati, nell’ottica di orientare le progettualità all’equità. Sono stati avviati infatti numerosi progetti di comunità, per la promozione della salute e dell’attività fisica, basati su un approccio intersettoriale, in corso di documentazione sulla banca dati Pro.Sa.




Il decalogo 10 suggerimenti per rendere la tua vita più attiva ci suggerisce che ci sono diverse possibilità di fare movimento, in più momenti, nella nostra vita quotidiana e come il movimento possa essere:
  • rigenerazione per il corpo e per lo spirito
  • piacere e divertimento
  • socializzazione
  • stare all’aria aperta, in mezzo alla natura o scoprendo percorsi culturali e urbani
  • partecipare alla vita della nostra comunità, cogliendo le opportunità che offre per fare attività fisica e collaborando attivamente alle iniziative e agli eventi messi in campo, di volontariato, sociali, culturali, sportivi
 
 

10 suggerimenti per rendere la tua vita più attiva

  1. Il cuore è il motore del tuo corpo; devi mantenerlo sano e in forma. Esercizi aerobici e di forza sono allenamenti settimanali essenziali.
  2. Riduci i comportamenti sedentari, non stare sedut* più di due ore di fila. Alzati ogni 30-60 minuti e fai esercizi di stretching per gambe, braccia e busto.
  3. Limita il tempo che trascorri davanti ad uno schermo (cellulare, tablet, televisione, computer o videogiochi) e trasformalo in un tempo attivo: fai movimento ogni volta che puoi.
  4. La musica spinge a muoversi. Da sol* o in compagnia, è facile muoversi o ballare al ritmo della musica. Si può fare in qualsiasi momento della giornata.
  5. Se ne hai voglia, puoi fare attività fisica con gli amici o in gruppo con altre persone. Le relazioni sociali sono importanti per il nostro benessere e contribuiscono a migliorare la nostra qualità della vita.
  6. Natura e cultura fanno bene alla salute. Passeggia negli spazi naturali (nei boschi, lungole sponde di fiumi e laghi, in riva al mare) e alla scoperta di percorsi culturali e urbani.
  7. Tutto si muove intorno a te. Fai attenzione alle opportunità offerte, ad esempio dal tuo Comune, per aumentare la mobilità attiva e sostenibile, per andare in bicicletta, camminare o per usufruire di spazi pubblici dove praticare attività fisica.
  8. Partecipa alle attività della tua comunità, fare volontariato e collaborare agli eventi sportivi, culturali e sociali migliorerà il tuo benessere e le tue relazioni sociali
  9. Muoviti a tuo piacimento nel fine settimana o nel tempo libero. Pratica, da sol* o in compagnia, l’attività fisica e sportiva che più ti piace, migliorerai così il tuo benessere psicofisico.
  10. Dedica un po’ di tempo della tua giornata a rilassare la mente. Tecniche come yoga, tai chi, mindfulness ti aiutano a recuperare l’energia e a riposare meglio.

 

Messaggi, obiettivi e destinatari


Praticare attività fisica regolarmente e a ogni età, in condizioni fisiologiche e, possibilmente, anche in condizioni patologiche, significa fare una scelta di salute. Questo è il leitmotiv alla base del documento.
 
Per sostenere questo principio, le nuove Linee di indirizzo 2021 indicano i fondamenti per orientare a livello nazionale strategie, interventi e azioni di contrasto ai comportamenti sedentari e per facilitare la pratica di regolare attività fisica, puntando a superare le disuguaglianze attraverso opportunità concrete per tutti, in particolare per i soggetti più vulnerabili. Per raggiungere questi obiettivi e rispondere alle molteplici esigenze della popolazione sono necessarie sia la collaborazione di soggetti istituzionali e non istituzionali sia la promozione e l’utilizzo degli spazi e dei luoghi della vita quotidiana in cui poter praticare attività fisica.

Il documento si pone in linea con il Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 (PNP), a cui è accomunato dall’approccio strategico life-course e per setting, e ribadisce la necessità di supportare la pratica di attività fisica attraverso un’ampia collaborazione intersettoriale, in modo che azioni adottate nell’ambito di settori differenti si muovano insieme per raggiungere lo stesso obiettivo di salute.
 
Le Linee di indirizzo sono rivolte sia ai policy maker impegnati nell’individuazione di strategie per ridurre l’inattività fisica, sia ai professionisti del territorio impegnati in diversi setting (sanitario, del lavoro, della scuola e della comunità), che potranno avvalersi di una trattazione ampia e sfaccettata dei benefici e delle opportunità di promozione dell’attività fisica. Il documento, inoltre, rappresenta un riferimento importante per le Regioni a sostegno della progettazione dei piani di prevenzione regionali, e per le Istituzioni e le Organizzazioni impegnate nella progettazione di percorsi di formazione superiore sulla promozione dell’attività fisica. Tra queste si colloca l’Istituto Superiore di Sanità, che ha partecipato alla stesura delle Linee di indirizzo del 2019 e del 2021 e che ha tra i suoi compiti principali la formazione dei professionisti del territorio impegnati in attività salute pubblica.

 

Gli elementi di novità delle Linee di indirizzo 2021


Rispetto alla precedente versione del 2019, nelle nuove Linee di indirizzo 2021 sono stati aggiornati i livelli raccomandati di attività fisica per la salute nelle diverse fasce di popolazione, sulla base delle linee guida OMS (2019, 2020) e in riferimento a situazioni fisiologiche e patologiche (neoplasie). Inoltre, si approfondisce il tema dell’importanza dell’attività/esercizio fisico nella prevenzione e nella gestione delle principali malattie croniche non trasmissibili (MCNT) quale “strumento terapeutico” necessario per migliorare lo stato di salute fisica e mentale, nonché per garantire un maggiore benessere della popolazione e una migliore qualità della vita.

Sono, infatti, introdotte anche raccomandazioni per persone con:
  • malattie cardio-cerebrovascolari
  • malattie respiratorie
  • patologie psichiatriche

e viene dedicato un spazio ad hoc all’attività fisica quale strumento di promozione della salute mentale.

Nel testo è presente anche un capitolo dedicato alla pandemia di COVID-19 e ai relativi esiti in termini di riduzione dell’attività fisica e aumento della sedentarietà e, in generale, di vissuti negativi derivanti dalle restrizioni imposte per contrastare la circolazione del virus. Tali effetti, prolungatisi oltre il lockdown di marzo-aprile 2020, richiedono un intervento netto da parte di più settori della società, in particolare nei confronti di gruppi di popolazione che hanno subito le maggiori conseguenze anche rispetto al proprio stile di vita, come adolescenti, persone con patologie croniche e anziani. Inoltre, se è vero che l’esercizio fisico svolto dentro casa è stato per alcune persone un’opportunità per mantenersi attivi, si sottolinea come sia importante il ruolo dell’attività fisica anche in termini di socialità; per questo sarà necessario offrire ai cittadini una varietà di spazi e contesti di vita adeguati a praticare regolare attività fisica, tarati sulle molteplici esigenze della popolazione, promuovendo e facilitando la continuità nell’adozione di uno stile di vita attivo.

Un altro elemento centrale nelle nuove Linee di indirizzo è l’attenzione alla formazione delle figure sanitarie e non sanitarie che sono in prima linea nella promozione della salute e dell’attività fisica quale strumento di benessere, prevenzione e cura. Un adeguato piano formativo dovrà riconoscere i diversi ruoli e le diverse competenze, contribuire alla costruzione di un linguaggio comune e delineare modelli coerenti con le opportunità di promozione dell’attività fisica nei diversi setting, realizzando momenti formativi congiunti che arricchiscano il bagaglio di competenze tecnico-scientifiche specifiche e di competenze trasversali, come quelle comunicativo-relazionali e di base del counselling o quelle necessarie per il lavoro in team.
 
Il riconoscimento del ruolo cruciale della formazione e degli aspetti metodologici da seguire nell’organizzazione di percorsi formativi costituisce un’importante indicazione per orientare in modo omogeneo e coordinato l’attività degli enti istituzionali e organizzativi impegnati nella realizzazione di iniziative di formazione a tutti i livelli (lauree di primo e secondo livello, post-laurea, aggiornamento).
 
L’attività fisica delineata in questo documento si arricchisce di una maggiore complessità e valenza: non solo concorre a prevenire l’insorgenza delle principali malattie croniche, ma rappresenta uno strumento essenziale di promozione della salute, del benessere psicofisico e relazionale e anche un’opportunità per una migliore qualità di vita in situazioni di malattia.













 

Ultimo aggiornamento: 29/03/22