Appello dei medici Neuropsichiatri Infantili delle Regioni Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria sull'emergenza adolescenza - Lettera aperta

Premessa

 Nel periodo storico che stiamo vivendo e che ci sta profondamente segnando, desideriamo fortemente porre l’attenzione sulla grave situazione emergenziale che stiamo affrontando come medici NPI del Piemonte e delle Regioni limitrofe, situazione già in essere prima della pandemia ma ulteriormente e gravemente potenziata dal trauma sociale conseguente.
 
Questa lettera vuole essere un appello a più voci finalizzato a condividere consapevolezza su quanto sta accadendo ai minori in carico, alle loro famiglie già fragili, e a noi operatori, in termini di sofferenza e

danno (perdita di salute) protratto nel tempo, e a trovare insieme strade da percorrere in un’ottica propositiva e costruttiva.
In particolare, segnaliamo con preoccupazione quanto emerge dal confronto con Società Scientifiche Pediatriche che riportano per la fascia di età infantile un significativo incremento di segnali di allarme relativi a problemi di regolazione (sonno, alimentazione) e somatizzazioni, che sappiamo spesso preludere a forme di disagio giovanile più severe.
 
In età preadolescenziale e adolescenziale registriamo come medici NPI una marcata sofferenza psichica testimoniata dalla crescita esponenziale degli accessi in Pronto Soccorso, delle richieste di ricovero e di visita urgente, richieste che conducono alla necessità di dare risposte immediate, per quanto possibile appropriate al bisogno e volte non solo a fronteggiare l’urgenza, ma a contribuire al percorso di vita e di crescita del ragazzo.
 
Sappiamo infatti che il danno alla salute psichica che ora affrontiamo inciderà in modo significativo sulla salute globale dell’individuo, producendo conseguenze non soltanto nel periodo attuale, ma nei prossimi anni.
 
La necessità presente da tempo di nuove forze in ambito neuropsichiatrico infantile e di una rimodulazione delle risorse e dei modelli di lavoro esistenti emerge in modo sempre più forte e ci conduce al bisogno di “superare a livello morale e professionale il distanziamento pandemico” per muoverci e suscitare un movimento verso nuove strade e nuove proposte.
 
A questo proposito, desideriamo sottolineare che il Coordinamento nelle NPIA Piemontesi, negli anni, ha lavorato assiduamente e continuativamente per assicurare la costituzione di una rete dei Servizi NPI della Regione, la condivisione di modelli di lavoro e di una filiera di risposte al disagio dell’area infantile e adolescenziale.
 
Nel corso di questo lavoro, i Servizi hanno purtroppo dovuto assistere negli ultimi anni ad un inarrestabile e preoccupante aumento dei disturbi psichiatrici nell’infanzia e nell’adolescenza, da mettere verosimilmente in rapporto ai cambiamenti storici della società, come lo sfaldamento dei legami familiari e sociali, la caduta dell’etica del limite e il collasso del sistema educativo.
 
In particolare stiamo assistendo ad un forte aumento delle patologie internalizzanti (ansia, depressione, fobie, ritiro sociale), dei disturbi dirompenti e delle patologie distruttive in tutte le sue forme (severi disturbi alimentari, autolesionismo) e della suicidalità, espressa e messa in atto in fasce d’età sempre più precoci rispetto al passato.
 
L’attuale emergenza pandemica e il trauma sociale conseguente si sommano alla grave crisi già esistente e ci obbligano quindi ad evidenziare la necessità di un nuovo modello di lavoro, più adeguato ai bisogni dell’utenza ed in grado di reggere sia la crisi pandemica di cui non si vede immediata fine, sia gli esiti psichiatrici con cui ci confronteremo nei prossimi anni.
 
Desideriamo quindi condividere: parole-chiave; nuovi bisogni; nuove proposte. In Appendice: studi in corso sui dati epidemiologici attuali e fonti bibliografiche.
 

Parole-chiave

  1. SALUTE MENTALE DELL’INFANZIA E dell’ADOLESCENZA: è lo stato di benessere emotivo e psicologico nel quale l'individuo è in grado di sfruttare le proprie capacità cognitive ed emozionali, per rispondere agli

appuntamenti evolutivi, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, dimostrando capacità di adattamento alla realtà esterna e ai conflitti interni.

  1. LA TUTELA DELLA SALUTE MENTALE DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA DA PARTE DEI SERVIZI NPIA: tutelare la salute mentale significa attrezzarsi con strumenti adeguati a curare sul piano biologico, psicologico e in ambito di inclusione socio/educativa. La multidiscliplinarietà è lo strumento cardine di questo lavoro che richiede competenze specifiche in termine di cooperatività e traduzione dei saperi, declinati sulla base sia delle condizioni di malattia, che delle reali potenzialità (resilienza) dell’individuo.
  2. EMERGENZA COVID E IMPATTO SULLA SALUTE MENTALE: il 30 gennaio 2020 l’OMS ha dichiarato che l’epidemia di COVID 19 è un’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale. Il virus ha già avuto un impatto diretto sulla salute mentale di milioni di persone e si pensa possa rappresentare una minaccia per la salute mentale  a livello globale.

 
Stante queste premesse, la salute mentale è attualmente a forte rischio e non è e non sarà più uno stato alla portata per tutti, ma “un lusso” per pochi.
Il rischio di danno si manifesta secondo declinazioni differenti in una percentuale estesa della popolazione e attraversa in modo trasversale i bambini, gli adolescenti ma anche i genitori e gli operatori che li assistono.
 
La suicidalità mette in pericolo in modo irrecuperabile la vita dei ragazzi tanto quanto la malattia organica: salute e salute mentale sono collegate e richiedono pertanto nuovi percorsi e sinergie tra le varie discipline pediatriche, psicologiche, psichiatriche e neuropsichiatriche infantili.

  1. FRONTEGGIARE L’EMERGENZA: riteniamo possibile fronteggiare l’emergenza solo attraverso una collaborazione multiprofessionale, all’interno di una rete di NPIA diffusa e collegata. La rete NPIA deve a sua volta intersecarsi con la rete degli altri Specialisti che si occupano dell’infanzia e dell’adolescenza (Psicologi, Pediatri, SERD), con il mondo Sociale e con il mondo Scuola.

 

Nuovi bisogni

 

  1. Prevenzione:

 

  • Poniamo attenzione a tutti i bambini e adolescenti e a quanto le scelte di distanziamento e le restrizioni che si stanno inevitabilmente prolungando data la pandemia possano essere fonte di progressiva perdita di investimento (e di capacità di investimento) nelle attività del mondo reale e di eccessivo rifugio in un mondo virtuale; gli studi più recenti ci dicono che quanto sta accadendo sta producendo e produrrà un danno significativo e perdurante nel tempo (non si tratta di un danno transitorio ma cronico che porterà le proprie conseguenze per i prossimi anni).

 

  • Poniamo inoltre attenzione ai nuclei familiari in cui sono inseriti i minori, verso i quali si sommano le conseguenze del trauma sociale di questo periodo storico: economiche, lavorative, familiari e personali. Nello specifico vogliamo porre particolare attenzione ai nuclei familiari di minori con disabilità, gravemente provati dal distanziamento sociale, dall’isolamento relazionale e dalla sospensione o riduzione degli interventi riabilitativi e delle occasioni educative socializzanti.

B.Cura:

 

  1. Marcato     aumento     dei     bisogni         nell’area    del     disagio     psichico    e     della    disabilità     in preadolescenti/adolescenti:

 
Si rileva un marcato aumento delle richieste di aiuto dei preadolescenti e adolescenti per problematiche legate al disagio psichico (già affrontato in epoca pre-Covid, come anche indicato nelle Linee di indirizzo sui disturbi neuropsichiatrici e neuropsichici dell’infanzia e della adolescenza INTESA STATO REGIONI REP. ATTI
N. 70/CU DEL 25 LUGLIO 2019) ma accentuato indicativamente da 3 a 5 volte per le conseguenze sociali del periodo pandemico), in particolare: tentativi di suicidio, autolesionismo, disturbi della condotta alimentare (DCA), abuso di sostanze, comportamenti dirompenti, breakdown psicotici, gravi disturbi d’ansia e fobie.
Anche nelle fasce di età infantile e scolare si sta assistendo ad un importante incremento di manifestazioni di disagio, in particolare sul versante dei disturbi della regolazione (alimentazione e sonno), dei disturbi del comportamento e di gravi disturbi somatoformi.
 
Si assiste ad una riduzione dell’età di esordio e ad un parallelo aumento della comorbidità e dei disturbi con caratteristiche transnosografiche e ad un aumento del ricorso a terapie con farmaci psicotropi.
L’aumento delle richieste di aiuto comprende:

- marcato aumento del numero di accessi in PS di minori con Scompenso Psichico Acuto;

  • aumento del numero delle richieste di ricovero programmato e in acuzie di minori psichiatrici, con necessità di accoglienza in spazi ad hoc specializzati e protetti;

-aumento del numero di richieste di accessi in strutture residenziali della salute mentale dei minori;

  • aumento del numero di richieste di cure ambulatoriali psichiatriche urgenti ai Servizi NPIA.

 

  1. Mancanza di adeguate risorse a livello quantitativo e qualitativo

 
L’inadeguatezza delle risorse comprende:

  • grave carenza nel numero di posti letto dedicati a pazienti afferenti alle cure NPIA;

-carenza numerica a livello del personale presente nei Servizi NPIA , in particolare Medici NPI;

  • carenza numerica a livello del personale presente nei reparti NPI di degenza ordinaria e di DH, che riguarda sia il personale medico NPI che le figure professionali di psicologi, educatori, as.sociali che costituiscono la necessaria equipe multiprofessionale integrata
  • carenza o assenza di educatori/terapisti della riabilitazione psichiatrica con attenzione ai servizi NPIA che possiedono posti letto dedicati e di appoggio;

-inadeguato numero di specializzandi NPI nelle Scuole di Specializzazione;

  • insufficiente, e disomogenea sui diversi territori regionali adeguatezza strutturale delle strutture di appoggio dal punto di vista dell’accoglienza e della sicurezza.
  1. Insufficiente formazione del personale nei Reparti che possiedono posti letto dedicati e nei Reparti di Pediatria che potrebbero in parte accogliere situazioni di disagio psichico meno gravi.

Nuove proposte:

  1. Prevenzione:
  •  Occorre proseguire a lavorare all’interno della rete NPIA in collaborazione con gli altri Specialisti, il mondo Scolastico e Sociale per costruire percorsi condivisi di prevenzione del disagio, di individuazione precoce del rischio e di diagnosi e presa in carico precoce.

 Si auspica che tali attività di prevenzione primaria, secondaria e terziaria possano essere svolte in modo omogeneo sui territori regionali e ad esse prendano parte sempre indispensabilmente i Servizi NPIA che si occupano di cura.

  • In ambito di Prevenzione primaria desideriamo porre l’attenzione sulla necessità di “riaprire un movimento” mentale verso una consapevolezza condivisa sia di tipo comunitario che istituzionale di quanto sta succedendo in termini di grave malessere dei minori e delle famiglie, osservato a più livelli: come genitori, insegnanti, medici npi, pediatri e Psichiatri, Psicologi, Educatori, Assistenti sociali. Occorre agire insieme con adeguate e varie proposte, fra le quali l’introduzione, attraverso le istituzioni sanitarie/sociali/scolastiche/terzo settore (privato sociale), di occasioni di socializzazione nel mondo reale, “protette” in termini di rischio infettivo attraverso la promozione di: luoghi di aggregazione giovanile in piccolo gruppo con opportuni DPI e distanziamento come aule studio e centri sociali, aree gioco attrezzate e spazi aperti dedicati, percorsi ciclabili protetti, attività sportive, attività laboratoriali, artistiche ed espressive rivolte all’età giovanile).

 

  • In ambito di Prevenzione secondaria e terziaria, occorre ripensare alla rete e alla filiera NPIA per prevedere indispensabilmente in tutti i territori della Regione opportuni Spazi con caratteristiche di multiprofessionalità deputati all’accoglienza, all’ascolto, alla lettura dei bisogni degli adolescenti e preadolescenti con elementi di rischio e con disagio in fase precoce, per filtrare precocemente il bisogno ed effettuare adeguati e tempestivi invii e proposte successive. In tal senso pare opportuno potenziare la rete di lavoro con le scuole nonchè la formazione specifica dei docenti e rafforzare il lavoro di condivisione con i pediatri di libera scelta.

B. Cura:

Proposte immediate e a breve termine:

1)Immediata attivazione su tutti i territori di un appropriato numero di posti letto dedicati ai pazienti NPIA, in spazi ad hoc, da utilizzare per il ricovero di preadolescenti e adolescenti con scompenso psichico acuto

Attraverso:

  • una mappatura dei territori Regionali e delle risorse disponibili e attivabili subito nei Reparti di Pediatria tramite una immediata riconversione di posti letto;
  • la costruzione in tutti i territori, qualora non ancora presenti, di Protocolli di collaborazione con i Pronti Soccorsi, le Strutture di Pediatria e con le SDPC dei Dipartimenti di Salute Mentale per la gestione dello scompenso psichico acuto (SPA) in Pronto soccorso e nei ricoveri:

 

  • di minori di specifiche fasce d’età in fase di scompenso psichico acuto con sintomatologia caratterizzata da elevata distruttività e di suicidalità (con rischio per sé e per gli altri) in SPDC;
  • di minori in fase di scompenso psichico acuto per problematiche specifiche, necessitanti di spazi e percorsi multiprofessionali dedicati es: Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA); Disturbi Psichiatrici in minori con Disabilità.

 

  1. Adeguamento dell’organico NPIA dei Reparti dove sono distribuiti i posti letto convertiti per pazienti NPI, con particolare attenzione alla disponibilità delle figure di: Medico NPI; Psicologo dell’età evolutiva; Educatore professionale e Terapista della riabilitazione psichiatrica.

 

  1. Adeguamento strutturale e gestionale dei Reparti dove sono distribuiti i posti letto convertiti per pazienti NPI, con obiettivi di accoglienza e di sicurezza.

 

  1. Rimodulazione degli organici dei Servizi NPI Ambulatoriali, appropriata rispetto ai bisogni e ai Servizi erogati, sia di tipo ospedaliero che di tipo territoriale. Appare urgente rimodulare gli organici presenti nei Servizi ambulatoriali NPIA, indispensabili per garantire dimissioni protette dai ricoveri e far fronte anche agli aumenti esponenziali delle richieste urgenti di presa in carico ambulatoriale, con attenzione alle figure professionali di: Medico NPI; Psicologo dell’età evolutiva; Educatore professionale e Terapista della riabilitazione psichiatrica.  

Proposte a medio termine:  

  • Aumento del numero di Specializzandi NPI presso la Scuola di Specializzazione;

 

  • Ridefinizione delle reti NPI regionali attraverso una definizione del numero di NPI per minori residenti sul territorio;
  • Rafforzamento e potenziamento della filiera di proposte e di percorsi esistenti e in fase di costruzione, con particolare riferimento a:

 

-spazi dedicati alla prevenzione primaria, secondaria e terziaria in stretto contatto con gli spazi di cura;

  • spazi ambulatoriali di cura, sempre in un’ottica multiprofessionale, con attenzione non solo al minore ma anche al suo nucleo familiare; estendendo la possibilità di raggiungere tutte le fasce di popolazione, comprese quelle socialmente più deboli e più distanti, attraverso sinergie con i Servizi Sociali, la scuola e i SerD e con il contributo di risorse di telemedicina;

 

  • spazi dedicati al ricovero per problematiche specifiche, situati all’interno di filiere e di un ventaglio di proposte adeguate all’età e al percorso di vita del paziente;
  • cura e rafforzamento dei percorsi di dimissioni protette e dei percorsi alternativi alla residenzialità, favorenti l’integrazione sul territorio, con particolare attenzione a: Servizi di Educativa Rafforzata, Centri Semiresidenziali; Interventi Territoriali sanitari;

 

  • cura dei percorsi residenziali, con particolare attenzione alle Comunità (CER, CRP, CTM), prevedendo la costruzione di percorsi il più possibile transitori, favorenti sempre l’integrazione sul territorio e il supporto quando possibile alla famiglia di origine e specializzati secondo aree cliniche (es: Disturbi da


uso di sostanze, Disturbi Condotta Alimentare, Disturbi del comportamento in disabilità, Disturbi dello Spettro Autistico).

  • Rafforzamento del collegamento della rete NPIA con gli altri Servizi Sanitari e con gli Enti Gestori delle Funzioni Socio-assistenziali per rispondere al Disagio psichico in comorbidità, anche quando associato a problematiche sociali e fragilità, con particolare riferimento per l’area sanitaria ai Servizi di Psicologia dell’Età Evolutiva, ai Consultori, ai Pediatri di Libera Scelta, ai SerD.

Rispetto alla collaborazione con le Strutture di Psichiatria e i DSM, sottolineiamo la necessità di rafforzare l’attenzione alla continuità di cure (transitional care), valutando la possibilità di creare percorsi specifici per la fascia di età 15-25 anni.
 
 

  • Costruzione di percorsi formativi, in ottica multiprofessionale, che portino anche attraverso strumenti di formazione sul campo alla costruzione di procedure e accordi di collaborazione con i medesimi Enti.

Conclusioni:

 
L’appello qui proposto porta all’attenzione le criticità emergenti che negli ultimi anni la rete dei Servizi di Neuropsichiatria in Piemonte e nelle Regioni limitrofe (Valle d’Aosta e Liguria), in maniera condivisa con le Società Scientifiche Pediatriche, sta affrontando sia sul territorio che a livello ospedaliero, con l’obiettivo di individuare possibili soluzioni e rispondere in maniera più appropriata ed efficace ad una fase storica senza precedenti e che inevitabilmente lascerà il segno sulla nostra Società e sulle generazioni a venire.
 
Va però detto con forza che l’esperienza e la volontà degli operatori dei servizi NPIA non possono supplire a carenze croniche e alla mancata assunzione di responsabilità istituzionale nei confronti degli utenti, e che un piano di sviluppo nazionale nella pandemia e dopo la pandemia che non veda un rilancio e un potenziamento dei servizi di NPIA è zoppo e miope prima di nascere” (Dott.ssa Antonella Costantino, Presidente SINPIA, Prefazione- I servizi di NPIA e il COVID-19. Giornale di Neuropsichiatria dell’Età Evolutiva, vol. 40, n. 2, 55-56.2020).
 
Certi della Vostra attenzione, porgiamo distinti saluti.
 
Lettera sottoscritta da:
Rete NPIA Regione Piemonte
I medici NPI del Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria


Ultimo aggiornamento: 11/04/24