5 febbraio 2025: dodicesima Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare

Il 5 febbraio 2025 si celebra la dodicesima Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare.
Il tema scelto per quest’anno è “Tempo di agire”: l’obiettivo è raggiungere e sensibilizzare la società, dalle istituzioni alle aziende, dalle scuole ai cittadini, intorno alle strette implicazioni fra spreco alimentare e impatto ambientale.

 

Il tema scelto per quest’anno è “Tempo di agire”: l’obiettivo è raggiungere e sensibilizzare la società, dalle istituzioni alle aziende, dalle scuole ai cittadini, intorno alle strette implicazioni fra spreco alimentare e impatto ambientale.
L’iniziativa nasce nel 2014 a partire dalla campagna di sensibilizzazione per l’economia circolare e lo sviluppo sostenibile Spreco Zero di Last Minute Market, fondata dall’economista Andrea Segrè, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e il patrocinio di istituzioni internazionali e RAI per il Sociale.


Oltre a numerose iniziative a livello locale e nazionale, la campagna "Spreco zero" mette a disposizione lo Sprecometro, un’applicazione gratuita che permette di monitorare gli sprechi domestici e fornisce informazioni sulle iniziative antispreco.


Per spreco alimentare si intende qualsiasi sostanza sana e commestibile che, in ogni fase della catena alimentare, invece di essere destinata al consumo umano, viene persa, sprecata, degradata. Il fenomeno coinvolge tutta la catena di valore del cibo: dalla produzione di alimenti, alla vendita al dettaglio di generi alimentari, fino alla ristorazione e al consumo quotidiano delle famiglie.
La maggior parte dei rifiuti alimentari viene generata tra le mura domestiche (quasi la metà del cibo prodotto), ma anche nei servizi di ristorazione (ristoranti, catering) e nella vendita al dettaglio (negozi e supermercati).
Recenti dati stimano che ogni anno in Italia 5 milioni di tonnellate di cibo vengono sprecate: una quantità che potrebbe sfamare 34 milioni di persone.

Lo spreco alimentare ha un impatto sia economico che ambientale.

Nello specifico, chi è responsabile per lo spreco alimentare in Italia?

- 45% famiglie
- 35% distribuzione e commercio
- 10% agricoltura
- 10% industria

Cosa può fare ciascun individuo per ridurre lo spreco alimentare? Si tratta di piccoli cambiamenti nelle nostre abitudini che possono diminuire la quantità di cibo sprecato ogni giorno. Ad esempio:

- prima di fare la spesa, pianificare i pasti per tutta la settimana. Ricordarsi di controllare gli alimenti che già si hanno a disposizione e predisporre una lista di quelli di cui si ha bisogno;
- evitare di entrare nel supermercato “affamati”: si è tentati di acquistare più del necessario;
- non farsi attrarre dal miglior prezzo o da confezioni famiglia: scegliere in base alle proprie reali esigenze;
- leggere l’etichetta per essere informati sulla natura e sulla qualità dell’alimento e sul modo migliore per conservarlo

Per approfondimenti:

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/prevenzione/prevenzione-dello-spreco-alimentare 

https://www.aslal.it/allegati/PLP/C_17_opuscoliPoster_256_allegato.pdf 

https://ewwr.eu/ita-settimana-europea-per-la-riduzione-dei-rifiuti/ 

https://www.envi.info/it/se 


Ultimo aggiornamento: 07/02/25