Alimentazione ed integrazione alimentare al tempo del Covid-19

A cura di: Dott.ssa Gabriella Caprino
Servizi di Dietologia ASLAL


Una corretta alimentazione e uno stato nutrizionale ottimale rappresentano elementi che permettono a tutte le persone una migliore risposta in presenza di situazioni patologiche, anche collegate ad agenti infettivi.
Si rammenta, inoltre, che gli anziani fragili, i pazienti portatori di patologia cronica vascolare, metabolica, immunodepressi, bpco, irc, demenza, fumatori, affetti da obesità viscerale, oncologici o atleti agonisti hanno uno stato di infiammazione cronica che determina una riduzione delle difese immunitarie ed un’alterazione del sistema neuro endocrino immunologico, che li può esporre a complicanze e prognosi infausta.

Consigli per una dieta che rafforzi il sistema immunitario:
il primo elemento è l'acqua: una buona idratazione , soprattutto se si ha la febbre, è importante per il nostro benessere e ci aiuta ad eliminare le sostanza tossiche.

Metodo di cottura:
preferire alimenti cotti (cucinare i cibi almeno a 70 gradi al fine di eliminare ogni eventuale carica batterica o virale); evitare le lunghe cotture e le preparazioni alla griglia.
Lavare bene frutta e verdura.
 
Consigli alimentari:
l'alimentazione deve apportare tutti i macro e micronutrienti utili al nostro organismo secondo i LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti).
E' importante seguire la dieta mediterranea, mangiando pasta  o riso o farro con verdure, pesce (ricco di omega 3 che migliora lo stato infiammatorio), carne, uova, frutta e verdura, al fine di fare in modo che il nostro organismo possa fare scorta di minerali, quali rame, zinco, selenio e tutto il complesso di vitamine B, B1, B6,  B12 e di vit. D.
Si consigliano inoltre frullati o spremute di frutta, centrifugate di verdure, frutta secca tipo noci, nocciole o noccioline ricche di zinco e rame, che rafforzano le difese immunitarie .
E' utile assumere uova, formaggi, pesci (tonno, salmone, merluzzo, sgombro, gamberi) e burro, fonti di vitamina D. Si ricorda che i funghi sono l’unica fonte vegetale di Vit. D, pertanto le diete vegane non sono adatte a promuovere le difese immunitarie.
Per gli anziani ed i degenti nelle RSA, che sono più fragili e possono avere problemi di deglutizione e\o masticazione è indicata una dieta morbida con alimenti frullati, cercando di aumentare il contenuto proteico (il fabbisogno proteico è maggiore in quanto la sintesi di proteine si riduce con l'età)
Ricordiamo inoltre che secondo Marta Hugas , direttore scientifico Efsa (European Foodsafety Agency) non si è mai avuta trasmissione di coronavirus tramite i cibi.


Integrazione alimentare.
gli integratori alimentari sono utili per introdurre vitamine, i minerali sono sostanze utili al nostro benessere, ma sempre sotto controllo medico.                                    

Aminoacidi ramificati

  • per aumentare difese immunitarie, depresse dallo stato di infiammazione promuovendo la sintesi delle immunoglobuline
  • per sostenere la muscolatura respiratoria e cardiaca, nei pazienti sintomatici (tosse) con compromissione respiratoria , infiammazione cronica, riduzione delle difese immunitarie ed  alterazione del sistema neuro endocrino immunologico
  • per sostenere la ripresa, riducendo la perdita di massa muscolare, dovuta all'allettamento ed alla riduzione della alimentazione
  • per stimolare la produzione di neuro trasmettitori per sostenere il tono dell'umore e l'astenia
  • per aumentare i recettori per l'insulina a livello muscolare e aiutare il controllo glicemico
  • per promuovere  la sintesi  delle immunoglobuline. Le infezioni e la malnutrizione, infatti, per lo stato infiammatorio ed ipercatabolico, determinano una riduzione delle proteine viscerali, di trasporto, dei linfociti e del complemento

Zinco. Cofattore di oltre 100 sistemi enzimatici che promuovono la  sintesi proteica, la formazione di collagene e la replicazione cellulare. Lo zinco è un metallo fondamentale per numerosi processi cellulari di crescita, differenziamento, riparazione, metabolismo e mantenimento dell'integrità e della funzionalità degli apparati tissutali.
Lo zinco è un modulatore molto importante della risposta immunitaria. Si stima che circa il 30% della popolazione mondiale ne sia carente con conseguenze significative sull'immunità innata ed adattativa.
L'apporto di zinco deve essere giornaliero, considerando la scarsa capacità dell'organismo di immagazzinarlo.

Vitamina C, o acido ascorbico, partecipa a molte reazioni metaboliche e alla biosintesi di aminoacidi, ormoni e del collagene, molto importante per mantenere l'integrità della pelle delle mucose.
Grazie ai suoi forti poteri antiossidanti, la vitamina C innalza le barriere del sistema immunitario ed è fondamentale per la neutralizzazione dei radicali liberi.

Vitamina B6. Contribuisce ad un normale metabolismo delle proteine e del glicogeno, alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento

Magnesio. Al di là del suo ruolo come cofattore di oltre 300 enzimi cellulari, il magnesio svolge un ruolo importante anche nella modulazione della risposta immunitaria. La carenza di magnesio nell'uomo è associata ad uno stato di infiammazione cronica. L'assunzione di magnesio riduce l'astenia e migliora il tono dell’umore.
Vit. D3. Una carenza di vit. D in questo periodo di restrizioni si può accentuare. L’impossibilità di potersi  esporre ai raggi del sole (vedi anziani degenti nelle RSA) può determinare un calo delle  difese immunitarie.

Omega 3: sono molto importanti per idurre lo stato infiammatorio e sostenere le difese immunitarie.

Probiotici o acido butirrico/calcio butirrato: per ridurre la traslocazione batterica e la permeabilità intestinale.
La supplementazione con vitamine e oligoelementi secondo le linee guida SINPE  e ANDID è molto importante in tutti i pazienti con malattie infettive
Integratori per prevenire le infezioni virali.

Echinacea: una revisione di 50 lavori scientifici ha dimostrato l’efficacia nell’aumentare le difese immunitarie, nel prevenire le malattie infettive, ostacolando la penetrazione dei virus all’interno delle cellule.

 

Ultimo aggiornamento: 30/06/20