Cannabis

CANNABIS

La pianta
La canapa (cannabis sativa), originaria dell’Asia centrale è una delle piante coltivate e con proprietà farmacologiche più antiche. Il suo componente principale psicoattivo, il delta- 9-tetraidrocannabinolo (THC), è concentrato soprattutto nelle infiorescenze delle piante femmine. Le preparazioni usate come “droga” sono: la marijuana costituita da foglie e fiori essiccati e triturati e l’hashish costituita dalla resina.
 
Come si assumono?
La marijuana si fuma. L’hashish si fuma mescolato a tabacco o si ingerisce in preparazioni particolari (pillole, torte, pasticcini, infusi).

Effetti
Il THC si assorbe immediatamente con il fumo e l’effetto si manifesta in pochi minuti (la marijuana contiene il 3-5% di THC, l’hashish il 7-14%). Molto più lenta e variabile è l’assunzione per bocca. La durata degli effetti varia dalle 3 alle 5 ore circa ma anche di più in caso di dosi elevate o dopo assunzione orale.
Il THC viene eliminato molto lentamente e permane, soprattutto nel tessuto adiposo, a lungo (settimane).
A basse dosi i derivati della Cannabis hanno effetti sedativi, rilassanti ed euforizzanti (voglia di ridere, ebbrezza, buon umore e spesso è stimolato anche l’appetito).
Ad alte dosi i principali effetti dei derivati della Cannabis provocano marcate alterazioni sensoriali e percettive (allucinazioni visive e uditive, problemi di equilibrio, movimenti e riflessi sono rallentati, riduzione dell’attenzione fino a sonnolenza).
Nell’uso abituale non danno dipendenza fisica ma possono creare una forte dipendenza psicologica, soprattutto se sono associate costantemente a particolari situazioni o momenti della giornata.

I principi attivi della Cannabis hanno alcune proprietà farmacologiche che sono ancora oggetto di studio per essere meglio sfruttate in medicina (per esempio abbassano la pressione intraoculare, combattono nausea e vomito indotti da certi farmaci es. i chemioterapici antitumorali), riducono la spasticità dei muscoli, hanno blandi effetti analgesici, stimolano l’appetito, alzano il tono dell’umore e danno sensazione di benessere.

Problemi
Da un punto di vista farmacologico, il THC ha una tossicità acuta praticamente trascurabile. Non sono documentati casi di morte direttamente dovuti ad una dose eccessiva di THC.
Da un punto di vista psicologico, invece, può causare reazioni di panico, ansia e depersonalizzazione.
Anche le prestazioni nello studio o nel lavoro possono venire ridotte, dati gli effetti del THC sull’apprendimento e sulla memoria.
Avrebbe, invece, effetti positivi sulle associazioni mentali, che diventano più ricche, varie ed originali.
Fumare marijuana, inoltre, porta inevitabilmente nei polmoni sostanze cancerogene dovute alla combustione.
Come tutti i farmaci potentemente psicoattivi, il THC può essere controindicato o pericoloso se si devono compiere lavori di precisione o che richiedono attenzione, vigilanza, coordinamento dei movimenti e prontezza dei riflessi. In particolare, non si dovrebbe guidare l’auto o usare attrezzi o macchinari pericolosi sotto gli effetti della canapa.
A lungo termine porta a disinteresse ed apatia (sindrome amotivazionale).
 

Ultimo aggiornamento: 06/10/10